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I vini rossi toscani più ricercati
Vuoi assaporare un vino rosso delle migliori cantine toscane? Abbiamo selezionato per te i vini rossi toscani più pregiati per conquistare i tuoi ospiti e anche il tuo palato.
Le migliori cantine di vini toscani rossi
La Toscana è un vero Eldorado per gli amanti del vino rosso. Dopo il successo dei vini rossi toscani, oggi tra i più famosi al mondo, Sassicaia e Tignanello, molti vini moderni e innovativi sono nati un po’ in tutta la regione. Accanto alle grandi famiglie del vino, come Antinori e Frescobaldi, si trovano produttori artigianali come Val delle Corti e Podere Sapaio, capaci di esprimere altrettanto il potenziale dei terroir locali.
- Sulla costa si sono affermati i Bolgheri DOC a base di Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc e Merlot o i Bolgheri Superiore DOC più strutturati ed evoluti.
- In Maremma resiste la tradizione del Morellino di Scansano DOCG a base di Sangiovese, ma si producono anche numerose altre tipologie sotto la DOC Maremma Toscana o semplicemente come Toscana IGT.
- Nella Toscana centrale si trovano invece le denominazioni più storiche di stampo tradizionale, oggi sempre più affascinanti: Chianti DOCG, Chianti Classico DOCG, Vino Nobile di Montepulciano DOCG e Brunello di Montalcino DOCG.
La Toscana offre quindi una gamma di vini capace di soddisfare ogni palato, dal più tradizionale al più moderno.
Vini rossi della Toscana al miglior prezzo
Non è necessario spendere cifre esorbitanti per godere della qualità dei vini rossi toscani. Nella tua enoteca online trovi un’ampia selezione di vini per tutte le tasche sempre da produttori di alta qualità. Tra i vini toscani rossi accessibili e memorabili trovi ad esempio:
- Chianti DOCG, il classico intramontabile, versatile e accessibile.
- Rosso di Montalcino DOC, l'alternativa giovane al Brunello, con un ottimo rapporto qualità-prezzo.
- Toscana IGT, i vini innovativi e sperimentali, perfetti per chi ama scoprire novità.
- Morellino di Scansano DOCG, un rosso vivace e conveniente, ottimo per accompagnare i pasti quotidiani.
Come nasce il vino rosso in Toscana?
I prezzi dei vini da collezione possono variare significativamente in base a fattori come l’annata, la rarità e la notorietà del produttore. Ad esempio, per unLa tradizione vinicola toscana affonda le radici in secoli di storia, grazie a un territorio unico per clima e composizione del suolo. Dalle colline del Chianti ai terreni vulcanici di Montalcino, ogni vigneto contribuisce a creare vini con un'identità inconfondibile. Le denominazioni più celebri, come Chianti DOCG, Vino Nobile di Montepulciano DOCG e Brunello di Montalcino DOCG, rappresentano la tradizione, mentre le etichette sotto la denominazione Toscana IGT o i vini di Bolgheri esprimono l’innovazione. Sangiovese, Cabernet Sauvignon, Merlot e Syrah sono tra i vitigni protagonisti, capaci di dare vita a vini di straordinaria eleganza, struttura e complessità.
Vini toscani rossi dal fascino mediterraneo e un appeal internazionale
La costa tirrenica della Toscana rappresenta la nuova frontiera dei vini della regione. Se nella provincia di Massa Carrara sopravvive la tradizione dei vitigni locali, le altre province sono state investite da un vento di cambiamento, che ha sdoganato la coltivazione di Cabernet, Merlot, Syrah, Petit Verdot, Sauvignon, Viognier.
La costa e i vini rossi della Toscana oltre Bolgheri
Vini toscani rossi innovativi a base di Cabernet, Merlot e Syrah si trovano non solo a Bolgheri, ma anche nella zona del Montescudaio, nella Val di Cecina, a Bibbona, nelle colline pisane a nord e a sud di Bolgheri, a Suvereto e nella Val di Corina. Sono vini solari, immediati, coinvolgenti, di indubbio fascino. Riscuotono successo in Italia come all’estero, fra appassionati, intenditori e anche consumatori casuali. Ci sono i Suvereto DOCG, i Rosso della Val di Cornia DOCG, I Terre di Pisa DOC, i Terratico di Bibbona DOC, i Capalbio DOC, i Maremma Toscana DOC e non solo. Queste denominazioni oggi accolgono vitigni internazionali in uvaggio o no col Sangiovese. Nel Chianti il Tignanello dimostrò che i vincoli del disciplinare ingabbiavano la capacità espressiva dei vignaioli. Quando Piero Antinori produsse il Tignanello dalla vendemmia 1971 (uscito nel 1974), da Chianti Classico fu declassato a vino da tavola, perché non conteneva uve bianche (allora prescritte come obbligatorie). Non c’era una categoria per classificare vini rossi toscani come questo, prodotti al di fuori di ogni disciplinare e di ogni tradizione esistente, ma di qualità superiore; furono chiamati Supertuscan. Oggi sono classificati come vini IGT (ad Indicazione Geografica Tipica) per i quali non esiste una tradizione di riferimento, ma sono espressione della creatività di un produttore.
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