La Liguria è una striscia di terra fra le montagne e il mare, poco è lo spazio per la vite. Eppure da sempre la vite è presente. Dalla Costa Azzurra alla Toscana si fa vino dappertutto, con un’eccellente produzione di vini rossi e bianchi. La produzione per forza di cosa è limitata nei numeri, ma non nella qualità. A fare il vino sono quasi sempre aziende di piccole dimensioni, che coltivano vitigni autoctoni, talvolta con atti eroici per costruire vigne in condizioni impervie.
Nel Ponente, nelle colline interne a 500-600 m fra Ventimiglia e Sanremo si coltiva il vitigno Rossese con cui si produce il Rossese di Dolceacqua DOC, un vino fruttato e speziato con tannini e acidità che gli permettono di evolvere nel tempo. Un altro vino rosso tipico di una piccola zona nel Ponente è l’Ormeasco di Pornassio DOC, ottenuto col vitigno Ormeasco (altro nome del Dolcetto). È un vino di medio corpo, fruttato e floreale col caratteristico retrogusto di mandorla. I Riviera Ligure di Ponente DOC provengono dalle province di Imperia e Savona, sono sia rossi che bianchi; ma due sono le tipologie più frequenti: il Pigato e il Vermentino. Il Pigato è un vitigno a bacca bianca simile al Vermentino (praticamente che sono cugini, ma guai a dirlo ai Liguri che li hanno sempre distinti), danno vini delicati, piacevolmente freschi col profumo caratteristico di erbe aromatiche.
In provincia di Genova si coltivano le uve bianche Vermentino, Bianchetta e la caratteristica Albarola; pochi i rossi da Sangiovese, Ciliegiolo, Dolcetto e Barbera.