Quando i Romani hanno colonizzato la Gallia hanno trovato un popolo che beveva birra; sono stati i romani a creare e plasmare il vigneto francese. Oggi la Francia si colloca al secondo posto nella produzione mondiale di vino, subito dopo l’Italia. Ma a livello internazionale il vino parla francese. I vini francesi sono i modelli di riferimento per tutti. Il linguaggio del vino nel mondo è francese. D’altro canto, la Francia da secoli ha saputo sviluppare ed affinare non solo la produzione, ma soprattutto il mercato e la comunicazione del vino e li ha imposti a livello globale. Quando si parla di vitigni internazionali, in realtà sono francesi. Quando si parla di stile bordolese si fa riferimento a una regione vinicola francese. Al di là dei numeri la Francia è leader indiscusso nel mondo del vino ed i vini francesi sono termini di paragone assoluti per chiunque nel mondo produca vino. Anche per chi lo beve. Le regioni mediterranee francesi si distinguono in quelle del Midì, atlantiche, come Bordeaux e la Valle della Loira, regioni nordiche dal clima continentale come Champagne, Alsazia e Borgogna. I vitigni francesi a bacca nera Cabernet Sauvignon, Merlot, Pinot nero, Syrah sono amati e diffusi in tutto il mondo. Allo stesso tempo i bianchiChardonnay e Sauvignon blanc sono vitigni francesi che dettano le regole nel mondo dei bianchi. Non si produce vino in tutta la Francia e si individuano facilmente macroregioni del vino francese: Bordeaux con i suoi grandi rossi e vini dolci da uve botritizzate; la Valle della Loria, nota per i suoi bianchi taglienti da Sauvignon o da Chenin; la Champagne con le sue bollicine; l’Alsazia con vini bianchi profumati; la Borgogna con i suoi vini di nicchia, bianchi e rossi; la Valle del Rodano dove si fanno i grandi Syrah o i grandi vini mediterranei come Châteauneuf-du-Pape. Infine, sulle regioni del sud troviamo la Provenza, patria dei rosati, e la Languedoc-Rouissiloon dove i vini sono caldi e generosi.