La polenta è servita
I vini migliori in abbinamento
Se teoricamente la polenta può esser fatta a partire da qualunque cereale, oggi per polenta si intende quella di mais, oppure specificando polenta taragna, si intende quella fatta con farine miste di mais e grano saraceno. Liquida, morbida o compatta, spesso è la base di primi piatti o piatti unici. Fa parte della cucina popolare, d’obbligo in montagna, la polenta è un piatto povero e primordiale, esiste da quando esiste una pentola. Si ottiene mischiando una farina di cereali con acqua sul fuoco. Se per migliaia di anni ha sfamato intere popolazioni, oggi la polenta non è più soltanto un piatto povero, anzi è un piatto delizioso accompagnato dai condimenti più prelibati.
Qual è il vino da abbinare alla polenta? La sua consistenza e il gusto delicato richiedono vini freschi. Ma nella scelta dei vini giusti in abbinamento dovremo valutare il condimento. Sceglieremo uno spumante (Franciacorta, Trentodoc, Champagne o il Metodo Classico che preferite) con fettine di polenta fritta servite al momento dell’aperitivo o come antipasto. Se la polenta è condita con solo burro oppure olio extravergine e formaggio, o poco più, si abbina a vini bianchi giovani e leggeri, lo stesso se è condita con delle verdure. Con la polenta ai funghi si può scegliere un bianco intenso e profumato, come uno Chardonnay, un Sauvignon blanc, un Riesling, un Verdicchio; lo stesso vino va bene se la polenta è servita con seppie o col baccalà. La polenta concia, arricchita di formaggi saporiti come la Fontina, va più d’accordo con un vino rosso di media struttura, intenso e profumato come un Pinot nero. La polenta servita con ragù di carne, richiede un rosso giovane di media struttura: Barbera, Dolcetto, Chianti Classico. Polenta e osei, il tipico piatto veneto che vede la polenta accompagnare uccellini arrosto sarà perfetta con un vino rosso locale come un Valpolicella Superiore.