Sandro Boscaini, presidente della Masi Agricola, è stato definito “Mister Amarone”. Basta questo per comprendere la statura del personaggio e la reputazione della sua cantina. L’azienda nasce nel 1772 quando la famiglia Boscaini acquista i primi vigneti nella vallata chiamata “Vaio dei Masi”; da qui il nome. Da allora la stessa famiglia Boscaini ha portato avanti l’azienda arrivando alla settima generazione con una crescita esponenziale. Oggi Masi è una delle principali cantine italiane e sicuramente è uno dei protagonisti del successo di vini della Valpolicella nel mondo. Sandro Boscaini ha fatto conoscere l’Amarone in tutto il mondo, più di chiunque altro. Inoltre la sua attività di ricerca e sperimentazione si è consolidata in pratiche condivise da molti e codificate nei disciplinari.

Negli anni ’60 con il vino Campofiorin ha anticipato tutti con l’idea del Ripasso. Negli anni ’80 col professor Scienza dell’Università di Milano ha rivalutato vitigni autoctoni quasi scomparsi ed oggi invece inseriti nei disciplinari dei vini della Valpolicella. Fra tutti ha riscoperto il vitigno pregiato Oseleta, di cui oggi ha ben 8 ettari.

Ma senza ombra di dubbio la pietra miliare del successo di Masi è l’Amarone e i suoi studi approfonditi sulle tecniche di appassimento. Oggi Masi produce ben 5 etichette di Amarone, alcune delle quali sono dei capolavori assoluti.

Masi Agricola oggi è un gruppo con possedimenti anche fuori dal Veneto nelle principali aree vocate d’Italia e persino in Argentina. Masi Agricola ha all’attivo 640 ettari di vigneto e produce 4,2 milioni di bottiglie l’anno.