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Jermann

Quella di Jermann è una storia di successo che rappresenta il trionfo dei vini bianchi italiani nel mondo. L’origine familiare è austriaca, la famiglia Jermann giunse nel Collio goriziano già a fine ‘800 iniziando qui l’attività agricola che l’ha portata ad avere oggi 200 ettari di terreno, di cui 170 di vigne; il resto è dedicato a altre coltivazioni.

Negli anni ’70 fu Silvio Jermann a imporsi sulla scena enologica italiana e mondiale.
Dopo aver studiato enologia a Conegliano e a San Michele all’Adige fece una breve esperienza di viticoltura in Canada.
Tornato a casa, iniziò a lavorare nell’azienda di famiglia e mise a punto dei capolavori enologici. Con la vendemmia 1975 realizzò un vino leggendario: il Vintage Tunina. L’autorevole giornalista Veronelli lo descrisse come “un vino senza uguali”. Silvio seppe dare un impulso di modernità e inventiva all’azienda senza dimenticare le origini territoriali. È proprio la particolare vocazione del territorio di confine fra Italia e Slovenia che detta le condizioni ambientali da cui i vini di Jermann traggono energia e personalità. Fra le colline del Collio e l’Isonzo c’è un clima mitigato dalla vicinanza del mare del Golfo di Trieste e protetto dalle catene di montagne alle spalle.
Il suolo è particolare, di natura alluvionale e ben drenato, con presenza calcarea e talvolta anche con argilla e ghiaia rossa. L’azienda lavora con rispetto per l’ambiente e la biodiversità, avendo abolito ogni tipo di trattamento di origine chimica in vigna e di conservante artificiale.

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