È la solita zuppa?
Non con il vino giusto
Se non è zuppa è pan bagnato, si dice in Toscana, poiché molte delle zuppe e minestre della tradizione vedono la presenza del pane raffermo tra gli ingredienti principali. Ma non è esattamente così, soprattutto se alla zuppa ci abbiniamo i vini giusti originali. Ecco quindi qualche idea bollente, e un compagno ideale nel bicchiere, o anche più di uno, siamo aperti a tutte le possibilità, per scaldare il cuore e lo stomaco!
Vini perfetti da abbinare a zuppe e minestre
Da provare l’accoppiata zuppa di farro e Morellino di Scansano: entrambi caldi e morbidi, ma dal carattere deciso. Per la zuppa di funghi, raffinata ed esigente, un bel Lugana, pure meglio se ha fatto un passaggio in legno, ma anche trebbiano a go-go, dalla Toscana all’ Abruzzo, non c’è che l’imbarazzo della scelta. Altrimenti l’abbinamento sempre-sia-lodato, funghi e Pinot nero.
Nulla ti scalda l’anima come un bel brodo fumante, da solo in tazza, o arricchito da tortellini o stracciatella va a nozze con un lambrusco o una barbera, mentre per la zuppa di cipolle un puoi scegliere un bel rosato aromatico oppure riesling come se piovesse.
A proposito di pan bagnato, con la ribollita, Vernaccia di San Gimignano Riserva tutta la vita. La rima è solo casuale! Pappa al pomodoro e vermentino è l’abbinamento che sorprende!
Con la zuppa di pesce, un cerasuolo di vittoria, un frappato o anche un pinot nero leggero si sposano perfettamente al colore rosso del pomodoro della salsa; il minestrone alla ligure va a nozze con un bianco dei Colli di Luni, mentre pasta e fagioli o pasta e ceci fanno le capriole insieme a una falanghina campana.
Vellutate setose e morbide, a cominciare dalla raffinata crema Parmentier richiedono altrettanta eleganza nel vino, per cui vai di chardonnay, ma anche un gran Verdicchio dei Castelli di Jesi.
E per un brodo di giuggiole? Quello sì che scalda il cuore, ma attenzione, non è da consumarsi a scodelle! Un bicchierino da liquore farà al caso vostro 😉