La fondazione della cantina Bertani nel 1857 è un punto miliare nella storia dei vini della provincia di Verona.
I fratelli Giovan Battista e Gaetano Bertani nella seconda metà del XIX secolo imbottigliavano ed esportavano con successo negli Stati Uniti i vini prodotti dai loro vigneti in Valpantena e a Soave. Prima di loro il vino veronese era venduto solo localmente, sfuso, in damigiane ed era prevalentemente dolce.

Durante la dominazione austriaca di Verona Gaetano Bertani fuggi in Borgogna dove apprese tecniche agricole ed enologiche ed apprezzò in particolare il gusto dei vini francesi.
Frutto di questa esperienza, Bertani affermò il gusto secco e nel 1870 creò il brand Secco-Bertani. La professionalità, lo spirito imprenditoriale, l’introduzione di vigneti specializzati e di nuovi sistemi di allevamento fecero di Bertani un punto di riferimento per tutta la regione.

La cantina originaria era a Quinto di Valpantena, nel 1950 Bertani acquistò la tenuta di Villa Mosconi o Villa Novare - come è chiamata adesso - nella vallata di Negrar nella Valpolicella Classica. Qui Bertani giocò un ruolo determinante nell’invenzione dell’Amarone della Valpolicella, la cui prima annata fu il 1958. Se è vero che di Amarone si parlava già dal 1939 (prima etichetta ritrovata a Negrar con la parola “Amarone”), fu nelle cantine di Novare di Bertani che con l’aiuto dell’enologo piemontese Ernesto Carperò fu perfezionata la tecnica di fermentazione del vino Recioto (vino dolce) fino a farlo diventare secco (Amarone).

In tempi più recenti Bertani ha sviluppato un progetto di Cru per valorizzare con un’identità propria i diversi vini della Valpolicella, trovando per ognuno il vigneto più adatto. Ha fatto una sorta di zonazione nell’ambito della propria tenuta, alla ricerca della tipicità. La storica azienda Bertani è entrata a far parte del gruppo Angelini, che ha preso il nome di Bertani-Domains.