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Trentino-Alto Adige

TRENTINO ALTO ADIGE

I MIGLIORI VINI TRENTINI E ALTOATESINI

Fra le montagne del Trentino e dell’Alto Adige la viticoltura trova spazio limitatamente alle aree di fondovalle e alle prime pendici delle montagne. Per quanto l’estensione della viticoltura sia limitata da fattori geografici, ha radici molto antiche e tradizioni importanti.

I VINI DELL’ALTO ADIGE

In Alto Adige, ovvero la provincia di Bolzano, due fattori climatici influenzano la viticoltura: la quantità elevata di luce solare durante l’estate, che permette l’ottima maturazione dell’uva, e la rilevante escursione termica fra notte e giorno che favorisce l’accumulo di sostanze aromatiche sulla buccia dell’uva e il mantenimento dell’acidità nella polpa. I vini dell’Alto Adige si distinguono per i loro profumi, pronunciati e ben definiti e per la freschezza gustativa. L’Alto Adige è famoso infatti per i suoi vini bianchi inebrianti, rinfrescanti ed eleganti. Non mancano tuttavia rossi degni di nota, come i grandi Pinot Nero o elaborati spumanti prodotti con il metodo classico.

LA DENOMINAZIONE DOC ALTO ADIGE

La DOC Alto Adige (o Südtirol in tedesco) si estende in tutta la provincia, limitatamente alle aree coltivabili lungo la valle dell’Adige e la valle dell’Isarco. In Alto Adige si coltivano sia uve bianche che nere, soprattutto internazionali come Chardonnay, Pinot bianco, Sauvignon blanc, Pinot grigio, Pinot nero, Cabernet sauvignon e Merlot. Si coltiva inoltre il Gewürztraminer (Traminer aromatico), vitigno a bacca grigia considerato autoctono del comune di Termeno sulla sponda destra dell’Adige; il Gewürztraminer è una varietà aromatica e dà vini profumatissimi. Inoltre sono autoctoni anche i vitigni a bacca nera Vernatsch (Schiava in Italiano) e Lagrein. La Schiava è una famiglia di uve con acini grandi e quindi un rapporto polpa/buccia a favore della polpa ed i vini sono quasi diluiti nella forza estrattiva; sono vini piacevolissimi per il gusto fruttato fresco e la beva agile. Il Lagrein dà vini ricchi di polifenoli, in particolare antociani ed i vini da Lagrein hanno colori intensi, profumi complessi e talvolta anche struttura importante se vinificato con affinamento in legno.

Un’eccellenza altoatesina sono i rossi da Pinot nero. Gli Alto Adige DOC Pinot nero sono considerati fra i più eleganti prodotti fuori dalla Borgogna, soprattutto quelli che provengono dall’altopiano di Mazzon nel comune di Egna sulla sponda sinistra dell’Adige.

La DOC Alto Adige comprende anche alcune sottozone importanti:

Valle Isarco

I vigneti si estendono lungo il corso del fiume Isarco da Bolzano fino a Bressanone dove troviamo le vigne più settentrionali d’Italia. Qui si producono prevalentemente vini bianchi a partire da Kerner, Riesling, Grüner veltliner, Gewürztraminer, Sylvaner. I vini hanno un carattere alpino; si distinguono per profumi cesellati, ottima freschezza e mineralità.

Val Venosta

Soltanto il versante che guarda mezzogiorno è vitato. Si tratta di una produzione limitata nella quantità ma non nella qualità; sono soprattutto vini bianchi a base di Riesling, Pinot bianco, Müller-Thurgau. I vini sono esili e taglienti e hanno profumi eleganti.

Meranese

Nei colli intorno a Merano si coltiva soprattutto la Schiava che dà vini fruttati da bersi giovani, dai colori tenui e i tannini delicati.

Terlano

Qui si fanno vini bianchi molto minerali, di ottima qualità e predisposizione all’invecchiamento. Possono essere un uvaggio di più varietà o monovarietali a partire da Pinot bianco, Chardonnay, Riesling, Sauvignon blanc, Müller-Thurgau, Sylvaner e Pinot grigio.

Santa Maddalena

Nelle colline alle spalle di Bolzano, su suolo porfirico, è coltivata la Schiava che viene vinificata in uvaggio con il Lagrein e dà vini molto caratteristici.

I VINI TRENTINI BIANCHI E ROSSI

Le testimonianze del Concilio di Trento (1545-1653) sono farcite di apprezzamenti dei vini trentini. Nonostante le condizioni geografiche non permettono grandi estensioni coltivabili, il fondo valle e le prime pendici delle montagne sono stati sfruttati per coltivare la vite da oltre duemila anni.

Si producono prevalentemente vini bianchi da Chardonnay, Pinot grigio, Müller-Thurgau, Moscato giallo, Pinot bianco, Sauvignon blanc e dall’autoctona Nosiola. Le uve a bacca nera più coltivate nella provincia di Trento sono invece gli autoctoni Marzemino e Teroldego, oltre a Merlot, Cabernet sauvignon, Schiava e Pinot nero.

La Nosiola è coltivata prevalentemente nella Valle dei Laghi e dà vini secchi caratterizzati dall’aroma di nocciola, oppure è alla base di vini passiti dolci, che sono fra i più pregiati vini dolci italiani: i Vino Santo Trentino DOC, che è anche un presidio di Slow Food. Il Marzemino è coltivato soprattutto in Vallagarina su entrambi i versanti dell’Adige intorno alla città di Rovereto. I Trentino Marzemino DOC sono vini fruttati e morbidi da bersi nei primi anni per apprezzare la loro fragranza. Il Teroldego è la grande uva a bacca nera del Trentino, la cui coltivazione è concentrata soprattutto nella cosiddetta Piana Rotaliana: una pianura di origine alluvionale nei comuni di Mezzolombardo, Mezzocorona e San Michele all’Adige, protetta dal Monte Mezzocorona e dal Monte Paganella. I Teroldego Rotaliano DOC si propongono in più versioni: dal vino giovane e rotondo da bersi in gioventù a vini più complessi e strutturati. Nella versione Superiore e Riserva il Teroldego Rotaliano DOC è un vino complesso e anche capace di invecchiamento, che bene sposa piatti a base di cacciagione.

Il clima di montagna del Trentino e il territorio di origine morenica, con suolo variegato, ricco di elementi calcarei, hanno permesso l’elaborazione di vini con taglio bordolese fra i più eleganti d’Italia. Fra le vallate trentine dal punto di vista enologico non si può non ricordare la Val di Cembra, dove i vigneti sono coltivati su pendenze importanti e un sottosuolo ricco di porfido. Qui si coltivano soprattutto vitigni a bacca bianca ed eccelle in particolare il Müller-Thurgau, che dà vini fruttati e minerali, da bersi giovani per lo più.

Infine dal 1902 il Trentino vanta una vocazione spumantistica importante. Da quell’anno Giulio Ferrari ha iniziato a produrre spumanti a base di Chardonnay, che oggi coinvolgono circa 60 produttori. Se i Trentino DOC sono vini fermi, i Trento DOC sono spumanti elaborati col metodo classico a partire da Chardonnay, con possibilità di utilizzare anche Pinot nero. Gli spumanti Trento DOC sono vini affascinanti, fini ed eleganti, capaci di lunghi affinamenti. Le condizioni di montagna danno infatti una marcia in più alla maturazione dell’uva per le basi spumante, in quanto il clima alpino e il territorio calcareo favoriscono l’accumulo di sostanze aromatiche e la conservazione di preziosa acidità anche a piena maturazione.

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