Il Bruciato Bolgheri 2021 Magnum

Amato per il suo profumo ricco e suadente, il suo impatto morbido al palato, il suo gusto saporito, il Bruciato è probabilmente l’etichetta di Bolgheri DOC Rosso più imbottigliata in assoluto. Nacque da un’annata complicata, ovvero la 2002, fredda e piovosa. In quell’anno Piero Antinori non volle produrre il suo vino importante di Bolgheri che prendeva il nome della tenuta, Guado al Tasso, in quanto le uve non permettevano di raggiungere gli stessi standard di grande struttura e potenziale evolutivo delle annate precedenti. Con quelle uve decise quindi di produrre un vino più semplice, con minor estrazione e minor affinamento in legno. Nacque un vino rosso meno complesso, più immediato e accessibile e prese il nome “Il Bruciato”. Il Bruciato è il bosco che affianca le vigne nella proprietà di Guado al Tasso, a cui si lega la leggenda popolare del bandito Scalabrone che rubava ai ricchi pe dare ai poveri ed usava nascondersi in quel bosco. 

Inutile dire che Il Bolgheri Rosso ll Bruciato fu un successo commerciale incredibile fin dalla sua prima edizione e da allora è diventato il best seller di Bolgheri. Per il Bruciato Antinori ha creato una cantina nuova lungo la via Aurelia, moderna e progettata su misura per la vinificazione, l’imbottigliamento e lo stoccaggio di questo vino, prodotto in grandi quantità.  

Cabernet sauvignon, Merlot e Syrah vengono vendemmiati e vinificati separatamente con fermentazione alcolica in tini di acciaio inossidabile a temperatura controllata (più bassa per Merlot e Syrah per preservarne gli aromi) e 15 giorni di macerazione con le bucce. La maturazione avviene in barrique francesi non nuove per 10 mesi ed al termine viene creato l’assemblaggio finale.