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Lungarotti

Lungarotti è un degno protagonista della storia moderna del vino italiano ed è un colosso nel panorama enologico umbro con 2,5 milioni di bottiglie prodotte annualmente.
Nel 1962 Giorgio Lungarotti fonda l’azienda con un investimento importante e un progetto chiaro: quello di fare grandi i vini di Torgiano dove la famiglia già dal ‘700 era impegnata in agricoltura e nella produzione di vini sfusi.
Giorgio lavorò su due fronti: quello della produzione e quello della comunicazione.
Dal 1964 produce il vino che lo ha reso celebre: il Rubesco a base si sangiovese e canaiolo. Sebbene ottenuto da varietà locali, è un vino innovativo per l’epoca, ottenuto da una selezione meticolosa in vigna e una vinificazione in legno come vino da lungo affinamento.

Il vino esibisce il carattere austero ed elegante del Sangiovese, grazie al vigneto particolarmente vocato di provenienza.
Dal 1974 il nome del vigneto sarà aggiunto all’etichetta: “vigna Monticchio”. La DOC Torgiano nasce nel 1968 ispirandosi al Rubiesco di Lungarotti. Giorgio Lungarotti è riconosciuto come l’uomo che ha reso noto il vino umbro nel mondo. A Torgiano, cuore pulsante del gruppo, Lungarotti ha allestito un vero museo del vino, che testimonia l’attaccamento di questa famiglia alla tradizione e alla sua terra.

Alla scomparsa di Giorgio nel 1999 le figlie prendono in mano la gestione aziendale garantendo continuità all’impresa. Dal 2001 Lungarotti ha anche una tenuta a Montefalco nel territorio del Sagrantino, che si è convertita all’agricoltura biologica.
Lungarotti, presente in due principali poli produttivi della regione Umbria, conferma il suo ruolo di leader e gestisce in totale 250 ettari di vigneti.

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