La cantina della famiglia Candido rappresenta la tradizione enologica del Salento in maniera eccellente. Lo fa da quasi un secolo ormai con i suoi 110 ettari di vigne coltivate ad alberello in regime biologico a metà fra il Mar Adriatico e il Mare Ionio. I vigneti si estendono in particolare intorno a San Donaci e godono soprattutto di grande luminosità, ventilazione che determina anche escursioni termiche fra notte e giorno e hanno un terreno di tipo argilloso-calcareo.
Era il 1929 quando dalla bonifica di un terreno paludoso inizia l’avventura della famiglia Candido nel Salento settentrionale. Da allora sono sempre andati avanti nella valorizzazione del territorio attraverso la produzione di vini con vitigni autoctoni come il Negroamaro, il Primitivo e la Malvasia Nera.
Nel Dopoguerra Candido sarà fra le prime cantine pugliesi a imbottigliare i propri vini e venderli col proprio marchio, quando ancora la maggior parte del vino pugliese veniva venduto sfuso e considerato per lo più vino da taglio. Con la vendemmia 1974 mettono in commercio per la prima volta il vino Cappello di Prete, un Negroamaro in purezza interpretato in chiave moderna, ancora oggi uno dei vini più importanti di Candido e uno dei Negroamaro più apprezzati della Puglia. Col tempo hanno investito in cantine di produzione al passo con i tempi per produrre vini sempre all’altezza delle richieste del mercato.
Oggi Candido è un nome leader del Salento, ha ricevuto riconoscimenti importanti a livello nazionale e esporta i propri vini in molti paesi del mondo.