Bolgheri Sassicaia 2013 (doppia magnum)
Il Sassicaia ha gettato le basi per la nascita della denominazione Bolgheri e del rinnovamento di tutta l’enologia della Toscana. Ancora oggi è una delle massime espressioni del vino italiano nel mondo. Nasce come vino privato di Mario Incisa della Rocchetta negli anni ’40 del secolo scorso e solo con la vendemmia 1968 viene messo in commercio. L’idea di piantare Cabernet a Bolgheri fu geniale, dando vita a un campione assoluto fra i vini italiani e determinando un nuovo corso per il vino toscano e italiano. Oltre a dimostrare il successo del vino toscano nel mondo, Sassicaia è un vino di un’eleganza straordinaria, raffinato più che potente. Le sue doti sono la capacità di interpretare magistralmente il territorio di Bolgheri, di risultare affascinante senza mostrare i muscoli, di essere davvero longevo.
L’annata 2013 è stata regolare, ha avuto giornate calde in estate, alternate a qualche pioggia. Le escursioni termiche nella stagione estiva hanno contribuito all’accumulo di sostanze aromatiche nell’uva. È stata un’annata estremamente positiva per la produzione di un Sassicaia elegante e destinato ad un lungo invecchiamento.
Le uve del Sassicaia provengono da più poderi all’interno della tenuta: alcuni lungo il viale dei cipressi e alcuni sulle colline a oltre 300 m di altitudine. La vendemmia è manuale, inizia con Cabernet franc e prosegue con Cabernet sauvignon. Dopo una cernita delle uve, si procede alla diraspatura e alla fermentazione alcolica in acciaio con lieviti spontanei. La macerazione non supera le 2 settimane con frequenti rimontaggi e délastage. Anche la fermentazione malolattica è svolta in acciaio. Il Sassicaia matura per due anni in barrique di rovere francese, di cui un terzo sono nuove ogni anno, mantenendo le masse separate per vitigno e podere di provenienza. L’assemblaggio definitivo viene creato solo al termine dell’affinamento in legno.