
A causa dell’alto volume di spedizioni natalizie, in questo periodo i corrieri potrebbero non garantire i consueti tempi di consegna.

Il vitigno più identitario della Valle Isarco in una interpretazione d’autore.
Il vitigno a bacca bianca Kerner è un incrocio abbastanza recente, creato in Germania nel 1929 a partire da Riesling (uva bianca) e Schiava grossa (uva nera). Il nome è un omaggio al medico tedesco dell’800 Justinius Kerner che raccomandava ai suoi pazienti di bere un bicchiere di vino al giorno. Come vitigno è resistente ai climi freddi come il Riesling, ma a differenza di quest’ultimo ha un’acidità meno tagliente e un corpo maggiore. In Valle Isarco il Kerner dà risultati davvero eccellenti ed è uno dei pochi posti d’Italia in cui si coltiva questo vitigno.
Le uve provengono da vigneti fra 650 e 750 mi di altitudine, esposti a sud, con suolo ricco di granito, quarzo e mica. Vengono pressate e il mosto fiore fermenta in tini d’acciaio inossidabile a bassa temperatura con lieviti selezionati. Il vino matura per 8 mesi in tini d’acciaio.
| Alcol | 13,5% |
| Formato | 0,75 l |
| Tipologia | Bianchi |
| Stile | Giovane e fresco |
| Carattere particolare | Vino della tradizione |
| Annata | 2023 |
| Vitigni | Kerner |
| Paese | Italia |
| Regione | Trentino-Alto Adige |
| Territorio | Alto Adige |
| Viticoltura | Convenzionale |
| Affinamento | Acciaio |
| Temperatura di servizio | 8°C |