Champagne Brut Grande Cuvée 169° Édition Krug (con astuccio)
Krug è un mito. Punto. Lo Champagne Grande Cuvée, elaborato dalla maison Krug a partire dal 1844, va al di là del concetto di millesimato e ogni anno, integra i vini base dell’annata con vin de réserve per creare il massimo del piacere. La creazione della cuvée per Krug è un momento fondamentale, che richiede talento ed esperienza, ma soprattutto l’idea chiara del gusto Krug da perpetuare annata dopo annata, superando i limiti di ogni stagione. Per questo lo Champagne Krug Grande Cuvée non è semplicemente uno Champagne non millesimato, bensì un multi-millesimato. La filosofia di Krug è di fare solo cuvée prestige, puntare solo all’eccellenza senza alcun compromesso.
La 169° edizione della Grande Cuvée è stata prodotta a partire dalla vendemmia 2013, in realtà è composta da un blend di ben 146 vini base di 11 annate diverse dalla 2013 fino alla 2000. L’affinamento sui lieviti prima della sboccatura è almeno 7 anni. I vini base sono fermentati in rovere. Nel 2013 l’estate è stata calda e asciutta ed i vini sono generosi e ricchi di aromi. Questo carattere di pienezza è stato non solo preservato ma accentuato nella creazione della cuvée, che comprende per il 60% vini del 2013 e per il 40% vini delle annate precedenti.
Nota dello Chef de Cave: “Dopo due anni difficili, la vendemmia del 2013 ha offerto agli appezzamenti più storici della Maison le condizioni necessarie per dare il meglio di loro. In questa Édition di Krug Grande Cuvée troverete vini meravigliosi che provengono dai nostri appezzamenti di Ambonnay e Ricey. Gli Chardonnay dell’anno erano stupendamente freschi e puri, con una grande intensità e lunghezza. I Pinot Noir erano potenti e lunghi con sapori discretamente fruttati, mentre i Meunier aggiungevano struttura, tensione e vivacità. Per completare l’assemblaggio, sono stati selezionati i vini di diversi appezzamenti e di diversi anni del primo decennio del millennio, tra cui dei Meunier di Sainte-Gemme che contribuiscono con il loro calore, la loro opulenza e la loro texture, in contrasto con la struttura cesellata dei Meunier del 2013.”