Prunotto è una grande cantina piemontese con sede ad Alba e vigne nelle Langhe e nel Monferrato, di proprietà degli Antinori.
Ma Prunotto ha una storia importante ed è un nome di primo piano nell’evoluzione di Barolo e Barbaresco. Alfredo Prunotto nel 1920 comprò la cooperativa “Ai vini delle Langhe” per gestirla con la moglie e diede alla cantina il proprio nome. S’impegnò assiduamente e ottenne ottimi risultati in breve tempo, tant’è vero che riuscì ad esportare Barolo e Barbaresco prima in Sud America e poi anche in Nord America. Al termine della carriera, dopo 26 anni, vendette l’attività prosperosa a un grande enologo delle Langhe: Beppe Colla.
La Cantina Prunotto nel 1956 inizia una nuova fase durante la quale sarà la prima cantina delle Langhe a fare vini da singolo vigneto. Si tratta del Barolo Bussia e del Barbaresco Montestefano della vendemmia 1961. Giacosa e Gaja produrranno i loro famosi vini da singolo cru solo nel 1967. Nel 1975 esce la mappa delle vigne di Barolo di Renato Ratti. Il sistema dei cru, di cui la Prunotto era stata un precursore, comincia ad affermarsi.
Dopo una crisi finanziaria Beppe Colla non riesce più a sostenere da solo l’impresa e nel 1989 Antinori entra nella proprietà insieme a Beppe Colla che gestirà la produzione fino al 1994. Da quella data la Prunotto è nel controllo completo di Antinori. Antinori acquisisce nuovi vigneti in posizioni strategiche come Bric Turot a Barbaresco.
Oggi Prunotto gestisce 65 ettari di vigneto fra Langhe e Monferrato e persegue lo stile tradizionale che l’ha sempre contraddistinta.