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Philipponnat

Della maison Philipponnat si ricordano soprattutto due cose. La prima è la sua anzianità, in quanto è radicata nel territorio della Champagne fin dal XVI secolo, quando la famiglia già coltivava vigneti e ancora oggi un discendente della famiglia Philipponnat, sedicesima generazione, gestisce l’attività; la seconda è il fatto di possedere uno dei vigneti migliori di tutta la regione: il Clos des Goisses.

La maison di Champagne che conosciamo oggi è stata fondata da Pierre Philipponnat nel 1910 a Mareuil-sur-Aÿ, in seguito gestita dal nipote Charles Philipponnnat, al quale si deve il successo. Dal 1997 la maison è stata acquisita dal gruppo Lanson-BCC, ma è rimasta autonoma dal punto di vista della produzione e dello stile ed è ancora guidata da Charles. Philipponnat possiede 20 ettari di vigneto, ma compra anche molta uva da altri per arrivare a produrre circa 600.000 bottiglie l’anno. Il vigneto Clos des Goisses, per cui Philipponnat è sempre ricordata, consiste in un appezzamento di 5,5 ettari esposto a sud, in forte pendenza con suolo gessoso e gode di un microclima eccezionalmente caldo. Fu acquistato da Pierre Philipponnat nel 1935 e da subito dette vita a un’etichetta a sé stante: uno Champagne da singolo vigneto, cosa insolita a quel tempo. Da allora è stato prodotto quasi sempre, saltando solo 12 annate. È considerato il cru più vocato della regione, il Romané-Conti della Champagne.

Gli Champagne Philipponat sono eccellenti dal punto di vista tecnico ed hanno una chiara identità, sono sempre equilibrati. Nelle cuvée prevale normalmente il Pinot nero e i vini base sono parzialmente evoluti in legno; la fermentazione malolattica è svolta raramente e gli affinamenti in bottiglia sono molto lunghi, dai 3 agli 11 anni. La gamma comprende svariate etichette, a partire dal non millesimato, disponibile sia in versione brut che pas dosé.

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