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Grattamacco

La cantina Grattamacco è annoverata fra i fondatori dei vini moderni di Bolgheri. La cantina fu fondata nel 1977 da Pier Mario Meletti Cavallari, che si era trasferito da Bergamo a Bolgheri dopo una carriera da manager. La cantina e i vigneti si distinguono per la posizione collinare nel settore sud-orientale della denominazione tra i 100 e 200 m slm. Non solo le vigne di Grattamacco sono più elevate della media del vigneto di Bolgheri, ma anche la loro esposizione è diversa: rivolta verso le colline piuttosto che verso il mare, garantendo così una freschezza climatica maggiore.
L’azienda è sempre stata poco interventista e anche dopo il passaggio di proprietà nel 2002 - quando fu acquistata da Claudio Tipa, già proprietario di Collemassari - lo stile è rimasto fedele a quello imposto dal fondatore. La fermentaziona alcolica dei vini rossi avviene per lo più in tini troncoconici di legno con lieviti naturali e la fermentazione malolattica si svolge in barrique, nelle quali i vini continuano la maturazione.

Grattamacco è uno dei pochi a Bolgheri a mantenere una quota di Sangiovese nell’uvaggio dei suoi vini, con un’interpretazione originale e territoriale del modello Bordeaux, che era stato importato a Bolgheri da Tenuta San Guido e seguito da tutte le cantine che sono spuntate successivamente.
Oggi Grattamacco possiede 25 ettari, alcuni anche in luoghi diversi rispetto alla sede aziendale; tutti sono gestiti con agricoltura biologica certificata. La produzione annua è di 150.000 bottiglie.

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