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Ferrari

“Semplicemente la migliore cantina spumantistica d’Italia” cit. Guida Essenziale ai Vini d’Italia 2021. Indubbiamente Ferrari rappresenta un’eccellenza in termini di bollicine italiane.
Con oltre 5 milioni di bottiglie di qualità prodotte ogni anno, è un esponente del made in Italy nel mondo.

Fondata oltre un secolo fa dal trentino Giulio Ferrari, la cantina è cresciuta e si è sviluppata con la famiglia Lunelli; oggi con la stessa passione e cura degli esordi dirigono le operazioni i fratelli Camilla, Matteo, Marcello e Alessandro Lunelli. Giulio Ferrari era enologo e vivaista ed ebbe per primo l’intuizione che il Trentino fosse adatto alla produzione di vini spumanti, come lo era la regione di Champagne per la Francia.
Nel 1902 fondò la sua attività e invitò i contadini locali a coltivare Chardonnay, che a lui serviva per trasformarlo in spumanti di qualità.

Dopo 50 anni di successi scelse di affidare la prosecuzione dell’impresa all’amico Bruno Lunelli, titolare di un’enoteca nel centro di Trento. La famiglia Lunelli dovette indebitarsi per acquistare la casa spumantistica Ferrari - che all’epoca produceva 10.000 bottiglie l’anno - e generazione dopo generazione è riuscita a incrementare gli affari e il prestigio dell’azienda.

Oggi Ferrari ha vigne di proprietà e continua ad acquistare da numerosi agricoltori locali uve da trasformare in una gamma articolata di spumanti, tutti prodotti con il Metodo Classico della rifermentazione in bottiglia e tutti sotto la denominazione Trento DOC.
L'azienda adotta un protocollo di cura del vigneto attento alla sostenibilità che impone agli agricoltori da cui compra uve, mentre le vigne di proprietà sono certificate biologiche.

Le uve provengono da tutte le vallate del Trentino e sono per la maggior parte uve di Chardonnay. Solo in parte è utilizzato anche il Pinot nero che ricorre in alcune etichette.
Il vantaggio di avere vigne fra le montagne permette di avere condizioni ideali per basi spumante ricche di preziosa acidità e ricchezza di aromi, mantenendo limitato il livello di zuccheri ache a piena maturazione. Questo è possibile perché tutte le uve impiegate provengono da vigneti situati ad oltre 300 m di altitudine.

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