Castello del Terriccio

Castello del Terriccio si affaccia sulla costa tirrenica toscana nel comune di Castellina Marittima poco più a nord di Bolgheri; le vigne ricadono nel perimetro della DOC Montescudaio.
Il mare dista solo 5 km e determina un microclima estremamente mite e ricco di luce.

Nel 1975 Gian Annibale Rossi di Medelana, terminata la mezzadria, diventa proprietario della fattoria del Terriccio, esistente dalla fine del secolo scorso e si pone l’obiettivo di dare continuità all’attività agricola e faunistica trasformandola, migliorandola e rendendola moderna. La tenuta si estende per 1500 ha di cui 65 sono vigne, circondate da boschi e macchia mediterranea.
La viticoltura è solo una delle attività portante avanti da Castello del Terriccio in un contesto di ambiente protetto, quasi incontaminato, condotto secondo criteri di sostenibilità ambientale. Sul colle più alto si trovano i ruderi del castello medievale che dà nome alla cantina.

Nel corso degli anni sono state individuate le varietà di uva più adatte al luogo, in particolare Cabernet sauvignon, Cabernet franc, Merlot, Syrah e Petit verdot; sono state piantate anche uve bianche come Chardonnay e Sauvignon blanc.
Fin dagli anni ’90 collabora con l’azienda l’enologo Carlo Ferrini che ha imposto rese estremamente basse per avere uve che maturano perfettamente da ogni punto di vista.
Il primo vino di Castello del Terriccio fu Tassinaia 1992, ma fu con Lupicaia, creato nel 1993 a base di Cabernet, che l’azienda si fece notare sui mercati internazionali.

Il logo aziendale, si trova nelle etichette, è un sole etrusco raffigurato su un reperto che è stato trovato durante lo scasso del terreno per fare i vigneti.
Dopo la morte di Gian Annibale Rossi di Medelana nel 2019, Castello del Terriccio è stato ereditato dal nipote Vittorio Piozzo di Rosignano Rossi di Medelana, che oggi conduce in prima persona le attività.