Castellare è chiantigiana di primaria importanza, tecnicamente moderna, ma tradizionale nello stile dei vini, basati su vitigni autoctoni.
Le vigne da cui provengono vini di Castellare di Castellina si trovano nella parte alta del comune, dove il suolo è calcareo e ricco di galestro, e sono incastonate in una conca rivolta a sud e sud-est. È un ambiente favorevole a produrre vini strutturati e ricchi di personalità.
Per fondare l’azienda Castellare di Castellina, Paolo Panerai - editore di successo e appassionato di vino - riunisce alcuni poderi storici con la collaborazione di esperti autorevoli come il professor Scienza dell’Università di Milano, l’enologo Giacomo Tachis e il professor Émile Peynaud di Bordeaux.
Inizia la sua impresa negli anni ’70 con l’obiettivo di fare vini di alto livello, valorizzando i vitigni tradizionali toscani, come Sangiovese e Malvasia nera, con l’impiego di competenze e tecniche moderne.

Pur non avendo certificazioni, l’azienda lavora con approccio biologico, evitando sostanze di sintesi chimica in vigna. Da oltre 40 anni produce vini apprezzati in Italia e nel mondo per uno stile rigoroso, dalla “beva facile e suadente, che affascina al primo sorso” come ricorda la Guida Essenziale ai Vini d’Italia 2021 di Daniele Cernilli.

Il successo dell’impresa ha portato il proprietario a investire anche in altre realtà come Rocca di Frassinello in provincia di Grosseto e con due cantine in Sicilia: Feudi del Pisciotto e Gurra di Mare.