Agricoltura e viticoltura sono pratiche antichissime nel Salento, risalgono addirittura alle popolazione pre-romane che lo abitavano. Anche la Masseria Altemura ha origini antiche, nel Medioevo furono edificati il castello e la torre che dovevano avere funzione difensiva.

La tenuta si estende per 270 ettari nel Salento fra Messagne e Manduria in provincia di Brindisi. La proprietà comprende 130 ha di vigneto e 40 ha di oliveto, che colpiscono per la grande luminosità che ricevono e per l’ampiezza dell’orizzonte, trovandosi equidistanti dai due mari: il Mar Adriatico a est e il Mare Ionio a ovest. Oltre a godere di una luce straordinaria, questa posizione è influenzata anche dai venti che spazzano via l’umidità e portano refrigerio la notte in estate.
La famiglia veneta Zonin è proprietaria di Masseria Altemura dal 2000 e ne ha ristrutturato sia gli edifici che le vigne, mantenendo il patrimonio dei vitigni autoctoni pugliesi con l’obiettivo di contribuire al successo del vino pugliese.

Il vitigno più coltivato a Masseria Altemura è il Primitivo, ma non mancano anche Aglianico e Negroamaro o Falanghina e Fiano come uve a bacca bianca: tutti vitigni tipici dell’Italia meridionale. La cantina di Masseria Altemura ha adottato una filosofia di produzione pienamente ecosostenibile. Produce annualmente circa 600.000 bottiglie.